Bellezza

Medicina estetica: i trattamenti corpo e anticellulite alle Terme di Bologna

Di Federica Pagliarone, giornalista scientifica

La fine dell’estate rappresenta il momento migliore per sottoporsi a trattamenti di medicina estetica e a terapie specifiche volte al rimodellamento del corpo, attraverso la riduzione del tessuto adiposo, degli inestetismi della cellulite e delle smagliature, a patto però di individuare il percorso di cura più adatto alle proprie esigenze.

Sebbene infatti la maggior parte delle donne sia afflitta da chili di troppo e da inestetismi annessi, sono in poche a conoscere la differenza esistente tra adiposità localizzata e cellulite. Una differenza che riveste un’importanza fondamentale, in quanto diagnosticare l’una o l’altra problematica, permette alle pazienti di combattare al meglio questi disturbi, individuando le strategie più efficaci con l’aiuto di professionisti qualificati.

Nello specifico, per adiposità localizzata (AL), si intende l’accumulo di adipe, ovvero di grasso, con prevalenza solo in alcuni distretti corporei per una riduzione dell’attività lipolitica ad opera degli ormoni sessuali. L’adiposità localizzata infatti è influenzata dai livelli plasmatici di diversi ormoni, ovvero dalla loro concentrazione nel plasma; per esempio un basso livello di testosterone associato ad un aumentato livello di cortisolo tende a favorire l’adiposità addominale. Le adiposità localizzate sono quindi depositi circoscritti di grasso che si differenziano da quelli generalizzati tipici dell’obesità. In particolare, i depositi localizzati con il tipico aspetto a “cuscinetto” sono caratterizzati da un maggiore accumulo di grasso nelle zone in cui i depositi sono presenti fisiologicamente e cioé: su fianchi, glutei, cosce e parte interna del ginocchio nelle donne; all’altezza delle cosiddette “maniglie dell’amore” negli uomini. In tal caso, tra i trammenti consigliati per combattere e contrastare l’adiposità localizzata, gli esperti suggeriscono: criolipolisi, intralipoterapia, carbossiterapia e lipofilling.

Di frequente poi, nella stessa area del corpo, coesistono sia il tessuto adiposo localizzato sia la cellulite, il cui primo segno è costituito da un accumulo di acqua nei tessuti.

“Ancora oggi – spiega la dott.ssa Barbara Longhi, medico estetico Gruppo Monti Salute Più – le cause della cellulite, nonostante un evidente progresso delle conoscenze, rimangono un mistero. Una delle più recenti teorie scientifiche, presentate dalla Società italiana di medicina estetica (Sime), tira in ballo le cellule staminali. Questo perché il disturbo è caratterizzato da un’elevatissima concentrazione di cellule staminali pluripotenti, e sempre maggiori evidenze lasciano pensare che si tratti di una patologia di queste cellule: da qui la speranza che le staminali possano diventare il target di trattamento di questa condizione. Un’altra strada che si sta percorrendo è quella legata alla teoria che si tratti di una patologia cronica infiammatoria del tessuto adiposo femminile, da trattare attraverso integratori anti-ossidanti”.

Sempre in tema di ricerca una delle novità riguarda la classificazione della cellulite, da sempre uno dei maggiori problemi della medicina estetica, che viene distinta in sei schemi clinici di base: lipoedema, fibroedema evolutivo, cellulite ormonale, cellulite interstiziale, cellulite adiposa, cellulite edematosa.

“Il vero nome della cellulite prosegue la dott.ssa Longhi –  è PEFS (panniculopatia edemato-fibro-sclerotica) e si tratta di una vera e propria patologia infiammatoria, non solo di un problema estetico. Infatti, alla base della PEFS ci sono disturbi sia del micro-circolo linfatico che venoso; inoltre, è in parte causata dalla riduzione dell’ossigenazione dei tessuti e del metabolismo cellulare. La terapia che proponiamo comprende diverse fasi: una dieta e abitudini alimentari corrette; attività fisica regolare, preferibilmente in acqua per favorire la circolazione venosa e linfatica; massaggi linfodrenanti o anti-cellulite; trattamenti di medicina estetica”.

Attualmente, una delle terapie più utilizzate a riguardo è la mesoterapia, che consiste nell’iniezione intradermica e nell’ipoderma di farmaci in piccolissime quantità, mediante l’uso di aghi corti e sottili. In base al tipo di farmaci e alle zone trattate, la mesoterapia si divide a sua volta in allopatica (uso di farmaci della Farmacopea Ufficiale) ed omeopatica (uso di principi attivi omeopatici). Gli effetti della mesoterapia variano, ovviamente, a seconda del farmaco utilizzato: azione lipolitica, vasculotropa, drenante, eutrofizzante.

“La frequenza delle sedute – continua l’esperta – solitamente è di una a settimana per la mesoterapia allopatica e di una o due a settimana per quella omeopatica. In caso di primo trattamento, spesso è necessario un ciclo di dieci sedute, ma questo viene valutato in sede di visita medica. Durante la stagione invernale, è sempre consigliato eseguire qualche seduta di mantenimento per rendere i risultati raggiunti più duraturi. La mesoterapia è considerata un trattamento abbastanza sicuro, infatti gli effetti collaterali della metodica sono la possibile comparsa di piccole ecchimosi ed eventuali reazioni allergiche ai farmaci, che non sono prevedibili. Per tutti questi motivi la mesoterapia è ritenuta oggi una tecnica efficace nel ridurre il fastidioso e famoso effetto “buccia d’arancia” in varie zone del corpo. In particolare, è utilizzata per intervenire sul ringiovanimento cutaneo, quindi con effetto anti-age, anti cellulite, per contrastare il ristagno dei liquidi, l’accumulo di grasso e le smagliature”.

Come giù accennato, molto indicata per contrastare adiposità localizzata, cellulite e perdita i tonicità è anche la carbossiterapia, ossia la somministrazione sottocutanea o intradermica di anidride carbonica (CO2) allo stato gassoso a scopo terapeutico, la quale agisce su: sistema vascolare, adiposo e cutaneo. Si tratta di un trattamento di medicina estetica sicuro e privo di tossicità, utile sia da solo che in combinazione con altri trattamenti chirurgici e medici, finalizzato al miglioramento della vascolarizzazione e dell’ossigenazione, in quanto favorisce lo smaltimento delle tossine ed il drenaggio dei liquidi in eccesso. Particolarmente efficace per ridurre la cellulite, i depositi di grasso localizzato, il rilassamento cutaneo, le smagliature e anche l’invecchiamento del viso e del corpo, è una terapia molto richiesta in quanto, pur regalando alle pazienti risultati eccellenti, non comporta particolari impegni, tanto che il recupero e la possibilità di tornare alla vita sociale sono immediati.

Un programma adeguato per rimettersi in forma dunque esiste: con la forza di volontà e i consigli di esperti qualificati potrete tornare a sfoggiare un fisico più tonico e sodo in tempi più che ragionevoli. Questo è il momento giusto per iniziare, ma ricordate..il primo passo inizia dalla mente!