Cure termali

Cure termali: come funzionano quelle di regolazione fisiologica

Le 10 cure termali di regolazione fisiologica

La regolazione fisiologica è uno dei capitoli più importanti e rappresentativi del Gruppo Monti Salute Più.
Infatti il principale know how del gruppo è rappresentato dalla rete neurale, regolata a livello di total body o segmentario, per cui i vari sistemi circolatori, muscolari, ossei, connettivali ne rappresentano una dipendenza e una risultante.
Ed è proprio grazie alla regolazione fisiologica che le cure termali possono allargare gli orizzonti salutistici, fino a mettere in atto 10 terapie riguardanti affezioni: articolari, vertebrali, capsulari, dermoterapiche, permeabilità delle membrane cellulare (H2S), deficit idropinici, ipofunzionalità encefaliche, gastroenteriche, turbe vascolari periferiche.

 

1. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità delle MOBILITÀ ARTICOLARI a livello: artero-venoso, recettoriale, cartilagineo, sinoviale, linfatico e muscolare, degli arti sia inferiori sia superiori

Queste prestazioni sfruttano il principio idrostatico (spinta dell’acqua) e idrodinamico (resistenza dell’acqua, aumentata dall’eventuale attrezzistica); curano le affezioni dentro all’articolazione in quanto tale, e cioè:
• Dolori articolari
• Stenosi circolatorie artero-venose
• Artrosi
• Blocchi neurali
• Mapping cartilagineo
• Deficit linfatici
Varie sono le terapie balneoterapiche che il medico possiede per curare le suddette patologie articolari. Le principali sono:
• Idrokinesiterapia termale (con scheda personalizzata)
• Balneokinesiterapia termale di gruppo (che può sostituire o completare il bagno termale)
• Bagni termali individuali a temperature diverse
• Percorso flebologico
• Fanghi termali
Per fare una vera cura è sempre richiesta la diagnosi medica e la guida dell’operatore termale.

 

2. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità VERTEBRALI

Tutti conoscono l’importanza della colonna vertebrale, dal punto di vista della postura e della salute. Essa è formata da 33 vertebre (7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 5 (fuse) sacrali, 4 (fuse) coccigee).
Il Gruppo Monti Salute Più ha sviluppato una felice intuizione del chirurgo vascolare Flavio Ranzolin, e ha messo in atto nei centri delle Terme di Bologna il distensore-torsore vertebrale balneoterapico e ambulatoriale.
Tale strumentazione, con una guida posturale, fornisce risultati curativi molto importanti a livello di:
• cura dei dolori (lombosciatalgie ribelli, dolori coxo-femorali e lombo-sacrali, gonalgie, dorsalgie, cervicalgie);
• alterazioni posturali (cifosi, lordosi, scoliosi);
• armonia muscolo-scheletrica (tonificazione muscolare, contrasto alla flaccidità dei tessuti, distensione neuro-muscolare o stretching, ecc.).

 

3. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità delle CATENE RECETTORIALI DELLE CAPSULE ARTICOLARI (RCR-CA)

Tali cure termali hanno l’obiettivo di attivare tutta la rete neurale (total body) e rappresentano l’emblema delle cure del Gruppo Monti Salute Più. Per un approfondimento si veda successivamente il capitolo La rete neurale.
Le mobilizzazioni delle catene recettoriali, specialmente quelle legate alle capsule articolari, sono in grado di stimolare e rafforzare tutta la rete neurale a partire dagli arti inferiori fino all’encefalo.
Tali cure prevedono una serie di esercizi mirati che riguardano gli arti inferiori (almeno 6 tipologie di esercizi), gli arti superiori (almeno 5 tipologie), la colonna vertebrale (almeno 3 tipologie). Spesso è consigliabile utilizzare anche attrezzistica mirata per aumentare l’intensità dell’esercizio.
Le mobilizzazioni RCR hanno lo scopo di stimolare tutta la rete neurale del sistema nervoso centrale e periferico, ottenendo così un miglioramento a livello mentale, psichico, circolatorio e muscolo-scheletrico contro le depressioni e i blocchi mentali.

 

4. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità dei RECETTORI DELLA PELLE

I recettori sono centri energetici che, stimolati, rafforzano le vie nervose della rete neurale e del cervello, fino a raggiungere una velocità massima di 100 m/s.
La stimolazione dei recettori si può raggiungere attraverso due sistemi. Il primo è legato all’utilizzo della diversità delle temperature, che nelle Terme di Bologna sono fondamentalmente tre (piscina termale 30-32°C e 36-38°C, jet spa secondo le regole Kneipp, sauna sopra gli 80°C e granita di neve). Il secondo sistema è dato da massaggi mirati e dall’impastamento del tronco corporeo, specialmente a livello del gastroenterico lungo il bordo del bacino e il bordo costale, fino ad arrivare alla muscolatura toracica.
È chiaro che la recettoriterapia ha un’azione sia a livello della rete neurale sia a livello circolatorio, e quindi si comprendono facilmente i suoi risultati curativi, capaci di integrare sia le cure della rete neurale (cioè le vie nervose) che quelle vascolari (cioè le vie circolatorie).

 

5. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità del SISTEMA VASCOLARE a livello di vasodilatazione e vasocostrizione

In base al principio idrotermico, la balneoterapia sotto i 32°C (jet spa, granita di neve, ecc.) genera un processo di vasocostrizione a livello dei vasi sanguigni periferici, e spinge il sangue nel centro organico a livello del cervello, fegato, pancreas, polmoni e reni.
Al contrario la balneoterapia sopra i 32°C (piscina termale, crenoterapia, ecc.) genera un processo di vasodilatazione periferica e combatte i processi stenotici, l’invecchiamento e l’arteriosclerosi. Quindi l’ideale sarebbe alternare le sedute di idrotermoterapia sotto e sopra i 32°C.
È bene tenere presente che quando il corpo è assoggettato a una temperatura alta (es. sauna 85°C, rafforzata dal versamento di acqua termale sulle pietre incandescenti), le acquaporine (scoperte dal Premio Nobel Peter Agre nel 2003) creano un equilibrio omeostatico tra l’interno e l’esterno del corpo, attraverso l’utilizzo del sudore. Non solo, ma la temperatura aumenta la velocità dell’energia della rete neurale (100 m/s) e delle relative fibre.

 

6. Regolazione fisiologica delle ipofunzionalità generali grazie all’IDROGENO SOLFORATO

Le cure termali in base alla composizione dei loro minerali (H2S o MSM metil-sulfamil-metano) hanno vari usi, tutti derivati dall’aumentata permeabilità della membrana cellulare.
Le acque vengono riconosciute come “termali” dal Ministero della Salute non in base alla loro temperatura (com’era una volta), ma in base ai principi idrochimici. Ora è molto interessante studiare, dal punto di vista biochimico, l’H2S (idrogeno solforato, denominato anche MSM) delle acque sulfuree per la particolarità dei suoi effetti terapeutici, quali:
• Proprietà antinfiammatorie: artrite reumatoide, distorsioni
• Proprietà antalgiche: artrosi, dolori muscolari, fibromialgie, cicatrici da ustioni…
• Proprietà condroprotettrici (contro i danni cartilaginei)
• Proprietà contro i blocchi neurali amiloidei formati da sostanze albuminoidi che generano processi infiammatori e neurodegenerativi (e conseguentemente Alzheimer)
• Miglioramento della permeabilità delle membrane cellulari: disfunzioni respiratorie, dermatologiche, neurali; blocco dei radicali liberi…
Da questo breve esame si vede l’importanza di analizzare le varie acque termali dal punto di vista della loro composizione biochimica, fisica e ionica. Si deve notare che nel Mare Termale Bolognese ci sono più di una decina di acque riconosciute dal Ministero della Salute, con principi idrochimici importanti.
Va sottolineato che tutti questi effetti terapeutici sono molto legati alle modalità delle proposte di assunzione dell’idrogeno H2S. Un conto è se vengono utilizzate le cabine termali pluricurative in cui l’utente rimane immerso per 30-40 minuti (come avviene alle Terme Felsinee e Terme di Porretta), un conto è utilizzare le inalazioni di H2S come in quasi tutte le terme del Mare Termale Bolognese; un conto ancora è se vengono proposti prodotti di H2S per os o per massaggi. Una cosa è certa: l’idrogeno solforato ha la grande caratteristica terapeutica di aumentare la permeabilità delle membrane delle cellule, così da lenire le forme di dolore causate dall’accumulo di sostanze tossiche nelle articolazioni, nei muscoli, nei liquidi corporei e anche nei neuroni cerebrali.
È bene tenere presente che ci sono anche persone colpite da numerose affezioni del sistema respiratorio: riniti, sinusiti, otiti, laringiti, faringo-laringiti, bronchiti, BPCO… Tali sindromi possono trovare un grande giovamento nell’utilizzo dell’idrogeno solforato per inalazione o aerosol.

7. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità legate a DEFICIT IDROPINICO

Tutti conoscono l’importanza del bere l’acqua, ma non tutti sanno il grande beneficio che può apportare il bere l’acqua termale! Esistono ovviamente moltissimi tipi diversi di acque termali, in base alla composizione biochimica, residuo fisso, conducibilità, pH, ecc. Molti per esempio assumono acqua termale sulfurea con una corretta gradazione di residuo fisso per combattere i processi infiammatori, e in modo particolare la steatosi epatica. Altri bevono acqua termale bicarbonato-solfato-calcica per disintossicare l’organismo e combattere l’acidosi metabolica.
Pertanto le Terme di Porretta, Terme Felsinee e Terme San Petronio entro breve tempo metteranno a servizio della cittadinanza il vero “rito” dell’acqua termale, che comprende il sorseggiamento legato alla quantità, la tecnica respiratoria e la terapia olfattiva per l’irraggiamento e la vitalità delle cellule cerebrali.

8. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità dell’ENCEFALO

In generale ci si preoccupa della remise-en-forme di tanti segmenti e organi del nostro corpo; ma quando si tratta del cervello tutti tendono a… distrarsi.
Eppure nel Gruppo Monti Salute Più esistono applicazioni avanzate anche per migliorare e potenziare le energie e le difese del nostro cervello.
Si tratta di un pacchetto denominato “MENTE ATTIVA”, formato da 5 proposte unitarie e integrate:
1. La prima proposta ha come obiettivo la vasodilatazione circolatoria dell’encefalo, per potenziare la circolazione sanguigna contro i processi arteriosclerotici grazie alla via del calore che utilizza la via sensoriale-olfattiva, comprendente solo due neuroni. Importante è anche la via sensoriale dell’udito, che può essere stimolata attraverso una progressione mirata di suoni.
2. La seconda proposta sfrutta l’idrogeno solforato dell’acqua termale contro i blocchi neurali amiloidei, formati da sostanze albuminoidi che come detto generano processi infiammatori e neurodegenerativi. L’uso mirato dell’H2S è frutto dello studio di varie università (Modena, Reggio Emilia, Brescia).
3. La terza proposta stimola in modo mirato l’odorato (gestito dalla mucosa olfattiva) e lo sfrutta in rapporto a:
a. il sistema limbico che controlla l’emozione e la memoria;
b. l’ippocampo che gestisce l’apprendimento e la memoria;
c. l’ipotalamo che collega il sistema nervoso al sistema endocrino.
Questa è la grande scoperta della fisiologia encefalica, attraverso la quale si può comprendere come sia possibile arrivare a stimolare la mente, le emozioni e la memoria. E tutto questo deve servire sia a coloro che vogliono potenziare le proprie doti mentali e psichiche, sia coloro che vogliono prevenire l’oscurità dell’Alzheimer.
4. La quarta proposta è data dalla stimolazione delle capsule articolari attraverso il sistema RCR-CA e la recettoriterapia per arrivare alla stimolazione globale della rete neurale e dell’attivazione della circolazione sanguigna, di cui il cervello ha massima necessità. Bisogna infatti avere chiara una regola fisiologica: il cervello richiede circa il 20% del sangue ossigenato che viene pompato dal cuore. Finché le arterie sono tutte pervie e ci si mantiene attivi, si rimane in forma; quando però le arterie cominciano a stenosarsi e quindi il quantitativo del sangue comincia a diminuire, è chiaro che si registra un calo di tutte le reattività ed energie del corpo. Ecco allora la necessità di stimolare la rete neurale con l’RCR-CA.
5. La quinta proposta è quella della mindfulness, sofrologia, training autogeno, ecc.; perché anche il pensiero ha una sua potenza curativa.
6. Importanti infine gli integratori mirati, appositamente studiati.
Il pacchetto “MENTE ATTIVA” è consigliabile senz’altro a tutti, ma in modo particolare ha chi ha più di 50 anni, specie quando cominciano a manifestarsi dimenticanze importanti, vuoti mnemonici, rallentamento nei propri movimenti, stanchezza degli arti inferiori, stati psicologici tendenzialmente melanconici/depressivi.

 

9. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità degli ARTI INFERIORI

Quando il cervello comincia a invecchiare, si registra la sintomatologia primaria nelle gambe. Pertanto per rafforzare il cervello è necessario rafforzare l’attività delle gambe attraverso la mobilizzazione delle articolazioni e l’uso di fanghi caldi quando si tratta di processi circolatori stenotici, e invece di fanghi freddi quando sono in atto processi circolatori vasodilatatori.
Dobbiamo tenere presente che le cure termali in convenzione parlano di flebopatie di tipo cronico, insufficienza venosa cronica, varici arti inferiori, vasculopatia cronica, turbe funzionali vascolari periferiche, esiti di intervento chirurgico di safenectomia e fleboctomia. Quindi quando ci si trova di fronte a queste patologie è sempre bene ricorrere a bagni termali mirati, percorso vascolare, fanghi caldi e/o freddi, massaggi mirati, calze contenitive, ecc.

 

10. Regolazione fisiologica termale delle ipofunzionalità del METABOLISMO e GASTROENTERICO

L’avanzare degli anni, lo stress della vita, l’alimentazione sbagliata possono portare facilmente a disfunzioni metaboliche: stipsi ribelli, difficoltà digestive, gonfiori addominali, blocchi delle onde peristaltiche, processi infiammatori, alterazioni del sistema neuro-ormonale encefalico, tossiemia…
Pertanto, mettere in atto una regolazione fisiologica nel settore gastroenterico è molto importante, partendo dall’alimentazione fino ad arrivare alla stimolazione recettoriale dell’intestino, alle mobilizzazioni addominali, alla tecnica dell’impastamento e all’idrocolonterapia.