di Federica Pagliarone, giornalista scientifica
Sempre più diffusi, sempre più presenti nelle case degli italiani, cellulari, tablet e computer nel corso degli anni si sono evoluti in funzionalità e design, diventando gli oggetti del desiderio di grandi e piccini. Eppure, proprio la massiccia diffusione di questi strumenti tecnologici, sta determinando una seria di problematiche visive legate all’uso e all’abuso degli schermi luminosi: in primis bruciore agli occhi, affaticamento della vista, visione offuscata e mal di testa.
Alle otto ore che molti passano davanti al PC al lavoro, infatti, sempre più spesso se ne aggiungono altre due o tre trascorse a casa a guardare il cellulare per non perdersi gli ultimi aggiornamenti sui social o un video su YouTube. Il che può portare alla cosiddetta “sindrome da visione al computer” (Computer Vision Syndrome o CVS), causata dalla luce blu dei dispositivi elettronici: una condizione molto diffusa che, con intensità diverse, riguarda tra il 70% e il 90% delle persone che passano molto tempo davanti ad uno schermo, spesso inconsapevoli di soffrirne. Non solo, ma i sintomi della CVS, oltre ad essere di tipo visivo, sono anche neurologici e muscolo-scheletrici.
Come prevenire i sintomi da “sindrome da visione al computer”?
“Per prevenirli – spiega la dott.ssa Lucia Gliceri, oculista del Gruppo Monti Salute Più – la prima regola da seguire è regolare in modo corretto la posizione dello schermo del terminale che va posizionato in modo che la luce del sole non lo colpisca direttamente e sempre ad una altezza leggermente inferiore a quella delle spalle. Attenzione poi anche alla distanza tra occhi e monitor, che non deve mai essere inferiore ai 50 cm se si tratta del cellulare o del tablet e agli 80 cm per il computer. Può inoltre essere d’aiuto distogliere di frequente lo sguardo dal monitor focalizzando un oggetto posizionato in un’altra zona della stanza e fare delle pause ogni 15 minuti. Un altro disturbo a cui può andare incontro chi passa molte ore al giorno davanti allo schermo e ai dispositivi digitali è l’occhio secco. Per prevenire il problema è fondamentale, davanti al computer e al cellulare, sbattere in modo frequente le palpebre e idratarsi bevendo più acqua. Invece, per rilassare i muscoli che circondano gli occhi, si possono fare dei leggeri massaggi nella regione perioculare. Poi, se a fine giornata ci si ritrova con gli occhi stanchi e arrossati, per alleviare il fastidio si può ricorrere a colliri a base di camomilla, che svolgono un’azione lenitiva. Se oltre all’affaticamento, compaiono sensazione di bruciore, lacrimazione, visione offuscata, difficoltà di messa a fuoco, cefalea è bene farsi vedere dall’oculista. Un’esposizione eccessiva e prolungata alla luce blu dei dispositivi può infatti favorire la produzione di radicali liberi che danneggiano progressivamente la retina e aumentano il rischio di andare incontro a disturbi che possono provocare persino una perdita progressiva della vista come la degenerazione maculare, conosciuta anche come maculopatia”.
Altri problemi legati ad un uso scorretto dei dispositivi tecnologici
Ma gli effetti negativi legati ad un uso scorretto dei dispositivi tecnologici sono anche altri: dai problemi all’apparato muscolo-scheletrico dovuti alle posizioni assunte per troppo tempo (dolori alla schiena, alla cervicale, “tendinite da mouse”), a quelli dermatologici (minore tonicità, diminuzione della luminosità e maggiore secchezza della pelle), fino allo squilibrio dei naturali ritmi circadiani del nostro corpo. La luce blu brillante infatti interrompe la produzione di melatonina del cervello, un ormone che aiuta a regolare il ciclo del sonno. Le conseguenze? Difficoltà ad addormentarsi, insonnia e risvegli precoci. Il cervello infatti dovrebbe iniziare a produrre la melatonina proprio quando si va a dormire, mentre la luce blu interferisce con questo processo. Tutto questo non significa che sia totalmente dannosa; di certo però, come raccomandano gli esperti, oltre ad esporsi al sole almeno un’ora al giorno, per regolare la produzione di melatonina, nelle ore notturne bisognerebbe cercare di limitare la nostra esposizione alla luce blu il più possibile.
Parlando di cellulari inoltre, non va dimenticato il legame evidenziato da numerose ricerche scientifiche, tra l’esposizione alle radiofrequenze, la modifica della corteccia celebrale e la riduzione
del numero dei neuroni. Un recente studio americano ha dimostrato ad es. che i bambini e gli adolescenti fino ai 17 anni che abusano della tecnologia senza fili hanno una perdita del quoziente intellettivo di 6/7 punti!
L’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dai telefonini dunque è un pericolo da non sottovalutare: come hanno rilevato anche i due studi congiunti condotti dall’Oms e dall’I.A.R.C., l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, secondo i quali “può esistere un rischio accresciuto in caso di un utilizzo intensivo del cellulare, per circa mezz’ora al giorno e durante 10 anni”. Sebbene quindi, la comunità scientifica, a livello internazionale, non abbia ancora dato un verdetto definitivo, e sebbene manchino delle prove schiaccianti della correlazione tra i tumori cerebrali (al cervello o all’orecchio) e l’esposizione ai campi elettromagnetici generati dai cellulari, gli esperti consigliano di evitarne l’uso eccessivo fintanto che tutti i dati di sicurezza raggiungano un livello di assoluta certezza.
Non meno grave il rischio di obesità legato all’uso prolungato del telefonino, ma anche di tablet e computer, in quanto favoriscono la sedentarietà, uno dei principali fattori di rischio di sovrappeso, malattie cardiovascolari e diabete.
I pericoli per la salute
Di seguito, le principali considerazioni tratte dalle recenti ricerche scientifiche mondiali:
La radiazione dei cellulari provoca danni irreversibili alla fertilità maschile ( le onde emesse possono portare ad una bassa qualità dello sperma, a poca motilità e a scarsa concentrazione).
- I campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari e dalle cellule dei ripetitori debilitano il sistema immunitario e stimolano risposte allergiche
- Chi utilizza i telefoni cellulari per più di 30 minuti al giorno per più di quattro anni è a rischio più elevato di perdita dell’udito
- A rischio anche le donne: le onde elettromagnetiche dei cellulari sembra causino una riduzione nell’ovaio del numero di ovociti
- L’uso frequente dei telefoni cellulari può danneggiare il sistema visivo in molti modi, poiché le loro frequenze (900, 1800 MHz e 2450 MHz), danneggiano le cellule epiteliali e aumentano la temperatura all’interno dell’occhi
- Le emissioni dei cellulari indeboliscono le ossa e possono causare un deficit dei livelli di melatonina, un antiossidante potenziatore del sistema immunitario
- Un aumento del rischio di tumore delle ghiandole salivari è legato all’uso dei telefoni cellulari
- L’esposizione ai campi elettromagnetici può causare disturbi del sonno e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson
- Meningioma e glioma: la correlazione tra l’uso del cellulare e la comparsa dei tumori sembra essere provata da un monitoraggio effettuato su diversi pazienti
- Ci sono effetti nocivi per animali, piante e l’ambiente: a causa del rumore elettromagnetico di fondo, le api e gli uccelli si disorientano e non possono tornare negli alveari e nei nidi
- Elettrosensibilità: le onde elettromagnetiche dei cellulari possono provocare una malattia che rende il corpo sensibile all’esposizione ai campi magnetici, nonché intollerante alle sostanze chimiche
- Le onde elettromagnetiche dei cellulari interferiscono con l’attività cerebrale dei bambini, disturbando la loro attività cerebrale anche a distanza di un’ora dall’utilizzo
- Le radiazioni dei cellulari influirebbero anche su umore, concentrazione e capacità di apprendimento
- Spesso la dipendenza dal telefonino fa sì che la “comunicazione telefonica” diventi un sostituto della “comunicazione reale”
- Per “collo da sms” si intende il mutamento nella postura e nella colonna vertebrale di un esercito di ragazzini alle prese con un’intensa e quotidiana attività di messaggistica
- Le onde elettromagnetiche dei cellulari determinano l’innalzamento della temperatura dei tessuti biologici, soprattutto quelli più ricchi di acqua come la pelle. Quest’ultima, attraversata dalle radiazioni, si riscalda e provoca una riduzione delle proteine che si legano al collagene, favorendo la comparsa di rughe e diminuendo l’elasticità cutanea.
Come ridurre i danni
In attesa di avere il responso della maxi-ricerca, avviata nel 2012, che l’Unione europea ha finanziato per capire se effettivamente i cellulari sono così dannosi, vi suggerisco qualche accortezza per ridurre l’assorbimento di onde e radiazioni emesse dai telefonini:
- Non tenete il telefono cellulare acceso in prossimità degli organi vitali (come nel taschino della camicia e della giacca, o nelle tasche dei pantaloni)
- Evitate telefonate lunghe e frequenti, e cambiate orecchio
- Utilizzate sempre gli auricolari, in particolare quelli con il cavo (non i wireless), o il vivavoce
- Non dormite con il telefono cellulare acceso vicino al letto, per permettere alle cellule del corpo di riparare eventuali danni al DNA
- Non usatelo mai come sveglia, tra l’altro può peggiorare la qualità del sonno
- Evitate l’uso di telefoni cellulari da parte dei bambini, se non in caso di emergenza
- Non utilizzate il telefono cellulare per più di 15 ore al mese
- Se c’è poca rete (poco campo), non effettuate chiamate. Sarà necessaria più potenza radiante, per cui più radiazioni
- Usatelo meno possibile in movimento, come in treno ed in auto: meno segnale, più radiazioni
- Non mettetelo vicino alla testa in fase di chiamata dove le radiazioni sono più forti, aspettate la risposta
- Scegliete un modello che abbia un basso valore di SAR (tasso di assorbimento specifico delle radiazioni)
- Se possibile, preferite l’uso del telefono fisso o i servizi online che vi permettono di effettuare chiamate gratis, specie per le lunghe conversazioni
- Se tenete alla salute dei vostri bambini, non fateli giocare con il vostro telefono: più piccolo è il bimbo, tanto più profonda sarà la penetrazione della radiazione elettromagnetica, poichè il cranio dei bambini è più sottile
- Se non dovete ricevere chiamate urgenti e sapete che per qualche ora il cellulare non vi servirà spegnetelo oppure impostate la modalità aereo in modo da interrompere le trasmissioni wireless ed evitare un’inutile esposizione alle radiazioni
- Non usate mai il cellulare (senza auricolare), anche solo per una conversazione breve o per un sms, durante la guida: un terzo degli incidenti d’auto avvengono per colpa del cellulare
- E’ meglio non tenere il telefonino tra le gambe mentre si naviga in internet
- Poichè anche il computer portatile è un sistema elettronico che emette campi elettromagnetici, se lo si appoggia sulle gambe, può essere pericoloso: per ridurre i rischi, usate un cuscino