di Federica Pagliarone, giornalista scientifica
Sempre più persone si avvicinano al mondo dei massaggi per ritrovare il giusto equilibrio e liberarsi dallo stress quotidiano, grazie ai numerosi benefici fisici e psicologici di questa pratica. L’arte del massaggio, la cui etimologia deriva dall’arabo “mass” (premere) o dal greco “masso” (impastare, maneggiare) è una delle più antiche, tanto che si può senz’altro affermare che l’arte medica abbia avuto inizio proprio con il massaggio. Nello specifico, le sue origini provengono dal lontano Oriente, dove le tecniche di massaggio sono da sempre state utilizzate a fini terapeutici: non a caso, la stessa letteratura medica di egiziani, persiani e giapponesi contiene spesso riferimenti ai benefici effetti dei massaggi. E se anche Ippocrate, nei suoi scritti, confermò le virtù del massaggio dedicando alla pratica massoterapica importanti osservazioni, confermate molti secoli dopo la sua morte; in Europa, per tutta la durata dell’Impero Romano, questa pratica è stata molto utilizzata per la cura della salute, tanto da porre il “massista” sullo stesso piano del medico.
Fondamentalmente, si distinguono quattro tipi di massaggi: terapeutico, la cui finalità consiste nel ristabilire totalmente o parzialmente la funzionalità di organi malati mediante movimenti massoterapici; igienico, che ha come scopo la prevenzione e il miglioramento delle condizioni di salute esistenti, lavorando sulle strutture muscolo-tendinee del corpo, sulla circolazione sanguigna e sul sistema nervoso (antistress, californiano, stone massage, ecc.); massaggio estetico, che ha l’obiettivo di eliminare gli inestetismi cutanei e sottocutanei e di rallentare l’invecchiamento della pelle; massaggio sportivo, eseguito su specifiche regioni corporee, al fine di migliorare la performance atletica (pre, infra e post gara).
In particolare, se la massoterapia (massaggio terapeutico), presenta numerose applicazioni in medicina riabilitativa, sportiva, vascolare, estetica e in reumatologia; i massaggi ayurvedico, shiatsu, bioenergetico o thai, contribuiscono al benessere generale della persona, sia a livello fisico che mentale.
Se invece si desidera agire sulla circolazione linfatica, favorendo l’eliminazione di eventuali ristagni di liquidi, il trattamento più indicato è indubbiamente il massaggio linfodrenante; tenendo ben presente che, indipendentemente dalla tipologia di massaggio linfodrenante a cui si decide di ricorrere, è fondamentale rivolgersi a massaggiatori professionisti che operano in strutture autorizzate. Difatti, per garantire efficacia e sicurezza, è di estrema importanza che il massaggiatore non solo conosca alla perfezione le tecniche di manipolazione, ma che abbia una profonda conoscenza del sistema linfatico e delle zone su cui è necessario agire per favorire il drenaggio dei fluidi.
I vantaggi del massaggio linfodrenante
Gli effetti benefici di un massaggio sul nostro corpo e sulla nostra psiche sono molteplici e variano a seconda del tipo di manipolazione a cui ci sottoponiamo, poiché ogni tecnica ha conseguenze diverse. In sintesi un ciclo di massaggi:
- Aiuta il funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio (non migliora solo la quantità di sangue del nostro organismo, ma incide anche sulla sua qualità. Infatti, le azioni continuate di sfregamento, pressione e impastamento, provocano un allargamento dei vasi sanguigni, favoriscono una migliore circolazione del sangue ed una maggiore ossigenazione dei tessuti).
- Stimola la circolazione linfatica (la manipolazione diretta dell’organismo ha effetti immediati sulla stimolazione dei liquidi presenti nel corpo, sollecitando la funzionalità dei reni. Con il massaggio, vengono eliminate le scorie e le tossine accumulatesi nel corpo quando il sistema linfatico ristagna).
- Rassoda la pelle (un massaggio ben praticato stimola il sistema connettivale, liberando la pelle dalle cellule morte. In questo modo, la pelle torna ad essere luminosa ed elastica, e riesce ad assorbire al meglio gli olii. Il massaggio inoltre agisce anche in profondità, favorendo l’eliminazione degli accumuli di grasso sottocutanei, responsabili della classica pelle a buccia d’arancia o della cellulite).
- Allontana lo stress (con le giuste pressioni e manipolazioni, i muscoli si distendono e le contratture si sciolgono. Tutto ciò comporta conseguenze positive anche per le ossa e le articolazioni, che diventano più elastiche. Numerosi anche gli effetti positivi generati sulla nostra mente, grazie alla produzione di endorfine che aiutano a combattere la depressione, l’ansia e il dolore).
- Previene le malattie (l’azione benefica dei massaggi è addirittura capace di estendersi fino al sistema immunitario. In pratica, viene potenziata la risposta del sistema immunitario ad eventuali attacchi esterni, proteggendoci quindi, da patologie e malattie).
Massaggio linfodrenante: quali tipologie
Esistono diverse tipologie di massaggio linfodrenante, sia in campo medico-terapeutico – per il trattamento del linfedema – sia in campo estetico, e tutte sono accomunate dal fatto che agiscono sulla circolazione linfatica, favorendo l’eliminazione dei ristagni di liquidi, e di conseguenza riducendo edemi e gonfiori.
In pratica, questo tipo di massaggio, determina un aumento della corrente linfatica, con conseguente miglioramento della microcircolazione e dell’ossigenazione cellulare, oltre ad un’accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguigno. Il linfodrenaggio infatti agisce direttamente sui linfonodi, sui quali gli operatori specializzati praticano movimenti a spirale con delicatezza, poichè i vasi linfatici sono estremante fragili. Questa tipologia di massaggio inoltre va effettuata con le dita e non a mano piena, creando dei cerchi con l’obiettivo di “far migrare” la linfa. E’ di fondamentale imporanza anche l’ordine del messaggio, che deve seguire le “stazioni della linfa”, ovvero: ascelle, inguine e base del collo.
Nello specifico, nell’ambito della medicina estetica, il massaggio linfodrenante è consigliato per prevenire/contrastare il ristagno di liquidi dopo interventi di chirurgia estetica, come ad esempio la liposuzione o la liposcultura. Inoltre, può essere utilizzato anche durante la gestazione per contrastare il ristagno di liquidi provocato dai repentini cambiamenti ormonali. In questo caso, il massaggio, andrà a lavorare sulla ritenzione idrica ed il cattivo funzionamento della circolazione linfatica, permettendo così di attenuare il gonfiore di gambe e caviglie delle donne in gravidanza.
In ambito prettamente estetico, infine, il massaggio linfodrenante trova impiego come trattamento drenante e adiuvante contro gli inestetismi della pelle. Non a caso, il linfodrenaggio è un vero alleato delle donne nella battaglia contro cellulite, ritenzione idrica e gonfiore in quanto, se eseguito correttamente e con un numero adeguato di manipolazioni, apporta benefici reali e duraturi. Il linfodrenaggio infatti è particolarmente efficace nel migliorare l’aspetto degli arti inferiori, promuovendo la scomparsa del gonfiore e l’eliminazione dei liquidi in eccesso, con effetti che si notano sin dalla prima seduta.
Grazie a questa tecnica, è possibile ridurre anche il rischio di insufficienza venosa e di malattie ad essa associate. Dulcis in fundo, un massaggio linfodrenante ben eseguito non ha solo valenza estetica, ma coinvolge tutte le funzioni dell’organismo; nello specifico, incentiva la produzione di leucociti, rafforza le difese immunitarie (aiutando l’organismo a difendersi da virus e batteri), e combatte lo stress, in quanto implica un naturale e benefico rilassamento dei muscoli. Il meccanismo d’azione consiste, infatti, nella stimolazione del flusso linfatico e in una circolazione più fluida, il che provoca un naturale ricambio idrico, facilita l’eliminazione delle tossine e la produzione di cellule nuove. Provare per credere!
I massaggi linfodrenanti sono disponibili alle Terme di Bologna.