Videodermatoscopia a bologna
Medicina

Videodermatoscopia: la nuova frontiera per la diagnosi precoce dei tumori cutanei

L’importanza di riconoscere il melanoma

Il melanoma, se riconosciuto precocemente, può essere curato in modo definitivo con un semplice atto chirurgico; al contrario, se viene riconosciuto in una fase più avanzata, in un’alta percentuale di casi la chirurgia e le più innovative terapie post-chirurgiche offrono, ad oggi, solamente risposte parziali e non durevoli nel tempo. Pertanto, lo sforzo richiesto al dermatologo consiste nel riconoscere tale patologia il più precocemente possibile.

È proprio per questi motivi quindi che la prevenzione oggi è un aspetto fondamentale per la tutela della salute e questo vale anche per la pelle che può essere soggetta a patologie che vanno dai semplici inestetismi a vere e proprie lesioni potenzialmente pericolose, da identificare precocemente.

“Premesso ciò – sottolinea la dott.ssa Donatella Zappasodi, dermatologa del Gruppo Monti Salute Più – si evince come sia di fondamentale importanza eseguire la mappatura dei nei a cadenza regolare. Recentemente sono state stilate le Linee guida italiane per la dermoscopia al fine di migliorare l’accuratezza diagnostica di tale tecnica. Qualche anno fa, infatti, quando la microscopia ad epiluminescenza era ancora un metodo diagnostico poco conosciuto e scarsamente impiegato, la diagnosi era incentrata esclusivamente sulla morfologia e sulle modalità evolutive della lesione, criteri contenuti nell’ABCDE (asimmetria, bordi, colore, dimensione, evoluzione) delle lesioni pigmentate. L’osservazione scrupolosa di tali criteri diagnostici però, pur essendo di grandissima utilità, non sempre soddisfaceva alla necessità di uno screening corretto sia sul piano della sensibilità che della specificità, rendendo necessaria, nell’intento di non perdere melanomi, l’asportazione di un elevato numero di nevi, e affidando al solo fiuto del dermatologo esperto l’individuazione di melanomi che non rispondevano ai requisiti clinici contenuti nell’ABCDE”.

 

Come funziona l’esame di videodermatoscopia

Attualmente, grazie alle nuove tecniche strumentali e diagnostiche, per una valutazione accurata è possibile ricorrere ad una moderna strumentazione digitale: il videodermatoscopio. Nello specifico, la videodermatoscopia (mappatura dei nei), è un esame dermatologico di secondo livello che viene consigliato nei casi in cui, ad un primo controllo clinico, si riscontrasse un numero elevato di nei atipici o irregolari (lesioni), meritevoli di un attento controllo nel tempo. Questo esame permette di fotografare i nei a rischio e di controllarne, nel tempo, l’eventuale modificazione, consentendo una diagnosi precoce del melanoma (tumore della pelle).

La videodermatoscopia consiste dunque nell’esecuzione di fotografie, di tutte le lesioni melanocitarie che sono ritenute dal medico suscettibili di trasformazione, e quindi degne di essere seguite in modo particolare nel tempo. Tutte le fotografie sono salvate nella cartella clinica del paziente, a disposizione per ulteriori confronti nel futuro. A questo punto, se non nota segni di atipia, lo specialista è già in grado di rassicurare il paziente.

“Stiamo parlando – prosegue la dott.ssa Zappasodi – di una metodica diagnostica non invasiva che consente di osservare la pelle in epiluminescenza, di studiare in vivo le lesioni cutanee pigmentate e di archiviare le immagini acquisite. In particolare, nell’ultimo decennio, la videodermatoscopia si è affermata come l’esame fondamentale non invasivo per la diagnosi differenziale tra il neo e il melanoma. Presso gli ambulatori del Gruppo Monti Salute Più, è presente un videodermatoscopio altamente funzionale e tecnologico: si tratta del Vidix 4.0 prodotto dalla Medici Medical, che possiede la nuova Vidix WPT Camera, ossia la più piccola e leggera telecamera al mondo, con la più alta qualità disponibile attualmente sul mercato. Inoltre, i pixel sono i più grandi e luminosi di sempre, con colori fedeli alla realtà molto più fluidi del Full HD e, grazie al modulo aggiuntivo DermoAnalisi può scansionare in modo più dettagliato la forma del neo. Non solo, ma il software dedicato per l’archiviazione, la memorizzazione e la comparazione delle immagini cliniche e dermoscopiche è provvisto della funzione di mappatura che consente di eseguire un rapido e accurato follow-up tramite metodo drag & drop. Infine, la funzione di Follow-up è di supporto nel riconoscimento automatico dei nei”.

 

Perché l’esame con mappatura dei nei è importante per la prevenzione dei tumori cutanei

Riassumendo quindi, l’esame clinico e l’epiluminescenza consentono di ottenere un giudizio clinico che prevede una descrizione abbastanza precisa di quello che si osserva, ma che è sicuramente difficilmente confrontabile con una visita successiva, per esempio a distanza di un anno, effettuata da un altro medico. La mappatura computerizzata dei nei invece, per il fatto stesso che prevede fotografie salvate su un database, consente un confronto diretto, oggettivo, controllo dopo controllo, di tutte le lesioni neviche considerate a rischio. Permette quindi di fare diagnosi precoce in caso di modificazioni di aspetto di un nevo. Permette, nella maggior parte de casi, di cogliere quelle differenze minime che al solo occhio clinico potrebbero sfuggire. Difficile per lo specialista, dato l’elevato numero di lesioni e di pazienti che vede, ricordarsi l’esatta morfologia di una lesione, vista magari un anno prima. Con l’aiuto delle fotografie e di un PC questo limite umano viene superato.

Mediante tale metodica possiamo dunque acquisire conoscenze sulla evolutività della lesione in esame. Un recente studio ha dimostrato che la dermoscopia migliora l’accuratezza diagnostica del melanoma del 35% rispetto all’osservazione clinica eseguita solo ad occhio nudo. Tale dato si ottiene, però, solo se lo specialista che esegue l’esame dermatoscopico ha un adeguato background culturale specifico per tale tecnica diagnostica.

In conclusione, possiamo affermare che la dermoscopia e la videodermatoscopia rappresentano un valido ausilio diagnostico per la prevenzione dei tumori cutanei, ma devono sempre essere integrate con la clinica, al fine di migliorarne l’accuratezza diagnostica.

 

di Federica Pagliarone con la consulenza della dott.ssa Donatella Zappasodi, dermatologa Gruppo Monti Salute Più

 

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