Bellezza

Dermoabrasione, la terapia ideale per smagliature e cicatrici acneiche

Cicatrici da acne o varicellaringiovanimentodiscromie della pelle, smagliature, sono solo alcune delle problematiche per le quali la dermoabrasione rappresenta la soluzione ideale. Infatti, nonostante sia un trattamento cutaneo meno invasivo della chirurgia estetica, è in grado di rimuovere lo strato superficiale della pelle, eliminando ogni tipo di inestetismo.

Introdotta per la prima volta nel 1953 dal medico dermatologo newyorkese Abner Kurtin, la dermoabrasione è una particolare tecnica di medicina estetica ormai largamente impiegata e di grande efficacia, purché eseguita con cura da un medico esperto. La durata dell’intervento può variare in funzione dell’estensione dell’area, del viso o del corpo, da trattare. Ad ogni modo, normalmente, il procedimento dura dai 30 ai 60 minuti circa. Subito dopo il trattamento, la pelle genera un tipico “sanguinamento puntiforme”, segno che l’abrasione è avvenuta ad un livello superficiale e non ha raggiunto gli strati troppo profondi della cute. Dopo la dermoabrasione, inoltre, il paziente potrebbe avvertire una leggera sensazione di bruciore, tensione e/o pizzicore, in pratica si tratta di una sensazione simile a quella di una scottatura con rossore e gonfiore, che però migliorano fino a scomparire nel giro di una settimana.

 

Stimola la produzione di fibre elastiche e collagene

La riepitelizzazione (riparazione della “ferita”) invece avviene di solito in 7-10 giorni. “La dermoabrasione – spiega la dott.ssa Silvia Sanfilippo, medico estetico Gruppo Monti Salute Più – è una pratica che stimola le fibre elastiche e collagene, la microcircolazione locale e migliora l’aspetto della pelle. Viene eseguita con tantissimi piccoli aghi, di cui vengono utilizzate soltanto le punte. E’ una metodica molto richiesta in quanto efficace nel trattamento di smagliature, cicatrici acneiche, macchie cutanee, come strumento anti-età globale, ringiovanimento ed eliminazione delle linee sottili del viso. La sua efficacia è potenziata dall’utilizzo, in sinergia e nel corso della stessa seduta, di principi attivi che vengono così veicolati più profondamente nel derma. In questo modo riusciamo a trattare i segni dell’invecchiamento cutaneo ma anche macchie da photo e da chrono-aging”.

Nonostante la dermoabrasione sia un intervento considerato sicuro e generalmente ben tollerato, in alcuni casi, essa risulta essere sconsigliata o addirittura controindicata. Ad esempio, nelle persone con carnagione molto scura, si tende a sconsigliare questo tipo di tecnica, poiché questi individui corrono un rischio maggiore di andare incontro a ipopigmentazione, a causa della distruzione dei melanociti durante il trattamento. Inoltre, risulta controindicata anche in pazienti che hanno subito ustioni nella zona da trattare e in soggetti che soffrono in modo ricorrente di infezioni da herpes.

 

Tecnica efficace contro le smagliature

“Molti mi chiedono se il trattamento è doloroso – continua la dott.ssa Sanfilippo – direi che dipende dalle zone che si vanno a trattare e dalla personale soglia del dolore. Ai miei pazienti inoltre spiego che i trattamenti possono essere coadiuvati anche da Peeling specifici, così da ottenere un effetto finale ancora più piacevole, visibile e valido. Personalmente, per quanto riguarda le cicatrici acneiche ottengo ottimi risultati soprattutto quando utilizzo in sinergia un principio attivo o un mix di prodotti mirati alla problematica da trattare. Per quanto concerne le smagliature, è ovvio che più esse sono “giovani” (le cosiddette “striae rubre”), più la dermoabrasione dà dei bei risultati. Tuttavia, andando a stimolare le fibre elastiche e collagene, riusciamo a migliorarne l’aspetto anche nei casi più complessi e di più vecchia data. In conclusione, consiglio vivamente la dermoabrasione poiché rappresenta una metodica polivalente e ampiamente versatile, sia per il viso che per il corpo. Per ritocchi di entità inferiore invece si può ricorrere alla micro-dermoabrasione, un trattamento alternativo con cui vengono rimossi soltanto gli strati più superficiali dell’epidermide e la guarigione si conclude in 24-48h”.

 

A cura di Federica Pagliarone, giornalista scientifica