Secondo le “Linee di indirizzo sul linfedema e le altre patologie correlate al sistema linfatico” (2016), il Drenaggio Linfatico Manuale (DLM) è la terapia d’elezione nell’approccio fisioterapico per queste malattie croniche e ingravescenti, da scegliere tra le metodiche classiche della scuola tedesca o belga. Da parte del circuito Mare Termale Bolognese è stata scelta come tecnica di DLM la metodica Vodder.
La scelta è dettata dal fatto che tale metodica è il metodo più riconosciuto in ambito medico-scientifico e, inoltre, è quello più praticato presso le strutture sanitarie pubbliche, e ciò permette di garantire al paziente una coerenza di trattamento nel caso in cui il piano terapeutico dello stesso si articoli in un’alternanza di trattamenti da eseguire presso gli ambulatori ASL e presso strutture private.
Tale tecnica di massaggio è stata ideata dal Dott. Emil Vodder negli anni ’30 e si differenzia da tutte le altre tecniche di linfodrenaggio perché prevede un protocollo d’esecuzione delle manualità secondo una sequenza fissa di movimenti base e combinati eseguendo cerchi fermi, movimenti a pompaggio, movimenti erogatori e movimenti rotatori.
Ci sono manovre specifiche per drenare, svuotare e stimolare le varie stazioni linfonodali partendo sempre dal collo per poi interessare il distretto corporeo dove si presenta edema da trattare con 4 manovre di base che seguono traiettorie circolari e spirali.
Per ogni paziente viene elaborato un protocollo personale di trattamento, che in alcuni casi può coinvolgere il trattamento di distretti corporei a monte di quello colpito dall’edema. Ecco perché questa metodologia di DLM prevede tempi di esecuzione più lunghi rispetto a quelli delle altre metodiche linfodrenanti.
Il drenaggio linfatico manuale trova il suo campo di applicazione non solo nelle patologie suddette, ma anche in campo vascolare venoso, ortopedico, nelle patologie otorinolaringoiatriche croniche e in alcune affezioni dermatologiche. È inoltre indicato nel trattamento delle stasi del paziente anziano o allettato, negli edemi post chirurgici, in quelli post traumatici e nella patologia traumatica minore.
A cura della redazione