In collaborazione con la Dott.ssa Lucia Ansani, Medico chirurgo spec. in Cardiologia
Perché è importante la prevenzione cardiovascolare?
Le malattie cardiovascolari rappresentano, insieme a tumori, patologie respiratorie croniche e diabete, la prima causa a livello mondiale di morbosità, invalidità e mortalità. Per questo motivo la prevenzione è fondamentale, sia per impedire l’insorgenza di patologie cardiovascolari, sia per evitare la progressione e la recidiva di malattie.
In particolare, nel 2019 l’incidenza a livello globale delle malattie cardiovascolari è stata pari a 55,5 milioni di casi (684,3 casi per 100.000); sempre nel 2019 a livello globale, tali patologie hanno causato 18,6 milioni di decessi (239,8 decessi per 100.000), circa un terzo dei quali prematuri, nelle persone di età inferiore ai 70 anni.
Quali sono i principali fattori di rischio cardiovascolare?
Ci sono alcuni fattori di rischio non modificabili, come la storia familiare di malattia cardiovascolare in età prematura, l’ipercolesterolemia familiare o altri disordini genetici o più rari del metabolismo lipidico o della pressione arteriosa; altri fattori di rischio possono invece essere modificati, per esempio cambiando il proprio stile di vita. Tra i fattori modificabili troviamo:
- Ipertensione arteriosa;
- Diabete;
- Dislipidemia, ovvero livelli alti di colesterolo e trigliceridi;
- Fumo;
- Sovrappeso e obesità.
Anche abitudini di vita scorrette come sedentarietà e consumo di alcol incidono sull’insorgenza delle patologie cardiovascolari. Oltre ai fattori di rischio veri e propri, anche altre condizioni si associano a un aumentata probabilità di insorgenza di malattie cardiovascolari, come ad esempio aspetti psico-comportamentali quali stress, depressione, ansia e disturbi del sonno quali la sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Come prevenire le malattie cardiovascolari?
Per prevenire lo sviluppo o il peggioramento delle malattie cardiovascolari è essenziale:
- Adottare e mantenere uno stile di vita più salutare, possibilmente lungo tutto il corso dell’esistenza;
- Fare attività fisica con regolarità: svolgere attività di tipo aerobico (camminare, correre, andare in bici, nuotare), in base alla propria età e al proprio stato di salute, possibilmente associata a esercizi di resistenza, per rafforzare i muscoli, ed esercizi di equilibrio, molto importanti con il progredire dell’età per prevenire le cadute;
- Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata: prediligere una dieta ricca di fibre, che includa frutta, verdura, cereali integrali, legumi e frutta a guscio, pesce e carni bianche; limitare il consumo di sale, zuccheri semplici, carne rossa, grassi saturi e alcol;
- Ridurre il peso corporeo in eccesso: ridurre l’apporto calorico quotidiano, mantenendo tuttavia una dieta sana e bilanciata;
- Smettere di fumare: è potenzialmente la più efficace di tutte le misure di prevenzione, con una sostanziale riduzione degli infarti di cuore e della morte cardiovascolare;
- Effettuare esami e visite di controllo: è importante riconoscere precocemente e tenere sotto controllo le malattie cardiovascolari o le condizioni cliniche che aumentano il rischio di insorgenza di tali patologie.
Quali esami sono utili per la prevenzione delle patologie cardiovascolari?
Per coloro che sanno già di avere uno o più fattori di rischio cardiovascolare o che sono portatori di altre malattie note per l’aumento del rischio cardiovascolare (per esempio la malattia renale cronica, la fibrillazione atriale, la broncopatia cronica ostruttiva, le malattie infiammatorie croniche, ecc.) è raccomandato effettuare sistematicamente le analisi del sangue, monitorando i livelli di colesterolo e trigliceridi e misurando la pressione arteriosa.
Dopo i 40 anni di età negli uomini, e dopo i 50 anni nelle donne, anche in assenza di fattori di rischio cardiovascolare noti, il controllo dei livelli di colesterolo e trigliceridi tramite le analisi del sangue e la misura della pressione arteriosa consentono di individuare la presenza di tali fattori e di poter avviare le opportune misure per il loro controllo.
Inoltre può essere utile effettuare esami strumentali diagnostici. A seconda dello stato individuale di salute e della relativa prescrizione medica possono essere consigliati, a titolo esemplificativo:
- Elettrocardiogramma a riposo, per registrare l’attività elettrica cardiaca in condizioni basali;
- Elettrocardiogramma sotto sforzo, per osservare il comportamento dell’apparato cardiocircolatorio durante l’attività fisica e identificare patologie cardiache come la cardiopatia ischemica o alcune aritmie;
- Elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, per monitorare l’attività elettrica del cuore per un certo periodo di tempo, in genere 24 ore, e individuare la presenza di aritmie (fra cui per esempio anche la fibrillazione atriale) e talvolta di ischemia cardiaca silente. Effettuabile anche a domicilio.
- Ecocardiografia ColorDoppler (ecocolordoppler), per ottenere informazioni dettagliate sulle dimensioni e sulla funzione del cuore e degli apparati valvolari.
La visita cardiologica è la sede più appropriata per una prima valutazione dello stato di salute del cuore, la valutazione del profilo di rischio cardiovascolare, l’eventuale prescrizione di accertamenti necessari per la diagnosi e/o il monitoraggio di una patologia cardiaca, l’impostazione e/o il controllo di efficacia delle terapie eventualmente indicate.
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