Medicina

Visita dallo pneumologo: intervista con lo specialista in pneumologia e allergologia

Intervista al dott. Michele Giovannini, specialista in pneumologia e allergologia

Quando serve una visita pneumologica?

Una visita dallo pneumologo è necessaria quando serve una valutazione complessiva dello stato di salute delle vie respiratorie e il livello di ossigenazione dei polmoni. Lo specialista prende in esame tutte le eventuali patologie a carico di polmoni, bronchi, trachea, laringe.

 

Quali sono i campanelli d’allarme più frequenti che inducono a richiedere una visita specialistica?

In tutte le situazioni in cui si verificano: tosse persistente, ostruzioni nasale, affanno a riposo e fatica a respirare, dolori al torace, apnea durante il sonno.

 

Quali patologie possono essere identificate?

Sono diverse le patologie a carico dell’apparato respiratorio e per cui è necessario intervenire. Ne citiamo alcune tra cui: asma bronchiale, bronchite, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), enfisema, fibrosi polmonare, sindrome da apnee ostruttive del sonno.

 

A proposito di disturbi del sonno e difficoltà respiratorie, lei fa parte dell’équipe dedicata dell’Ambulatorio del sonno alle Terme San Petronio – Antalgik di Bologna.

Sì, c’è un gruppo di Specialisti competenti in Medicina del Sonno (oltre al Pneumologo, l’Otorinolaringoiatra e il Neurologo) che selezionano pazienti con russamento e sospette apnee durante il sonno per invitarli  ad eseguire una polisonnografia domiciliare, se il tracciato conferma il sospetto clinico, la terapia specifica andrà valutata, proponendo eventuale trattamento otorino, oppure la prescrizione di una C- PAP notturna (un piccolo ventilatore che tiene libere le vie aeree), o una terapia odontoiatrica con apparecchi (Bites) che messi in bocca favoriscano il transito dell’aria.

 

Quali sono i collegamenti tra questi disturbi e l’insufficienza respiratoria?

Quando nel paziente russatore il respiro si blocca (apnea), l’ossigeno nel sangue cala; se questo avviene di frequente durante il sonno, si instaura una insufficienza respiratoria notturna che provoca problemi cardiovascolari, a cominciare dall’aumento della pressione arteriosa durante la notte, con rischio di sonnolenza diurne, incidenti stradali e sul lavoro.